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Akira Kurosawa: 1990 - Sogni - La tempesta di neve

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Una spedizione viene sorpresa da una tormenta di neve mentre sta cercando di raggiungere una importante vetta.

Le forze della natura sembrano scatenate, e gli uomini hanno ormai perso ogni punto di riferimento. Non sono sicuri del punto dove si trovano, e non credono al capo cordata - Io - quando assicura che non possono essere lontani dal bivacco.

 

 

Non sanno più nemmeno se è ancora giorno ed è la tormenta ad offuscare la luce del sole, o se è sopraggiunta le notte che li coprirà di un gelido abbraccio mortale.

Hanno perso ogni capacità di reazione ed attendono solo di abbandonarsi al destino, di accogliere questo abbraccio.

 

 

 

 

Io li esorta a non lasciarsi andare, anche se sente che la loro fiducia sta venendo meno lui non può arrendersi.

In questo sogno, come anche in quello successivo - impostato in chiave tragica - Kurosawa affronta i timori e gli incubi legati inevitabilmente al ruolo di capo di ogni gruppo umano impegnato in una impresa comune.

 

 

 

Lasciatisi andare gli altri uomini là dove si trovavano, ricoperti già dalla neve, anche Io abbandona ogni speranza, e si lascia travolgere dalla tormenta.

 

 

 

 

 

 

La neve lo sta ricoprendo, quando una caldo mano lo fa ridesta. Una calda mano di donna.

Lo sta proteggendo con una impalpabile rete, che lo preserverà dalla gelida morte.

 

 

 

 

 

 

Ha lunghi capelli sciolti, agitati dal vento.

Gli sorride e lo rassicura: la neve è calda...

 

 

 

 

 

 

 

 

Poi all'improvviso una raffica di vento più forte la porta via, e scompare in poco tempo nel cielo.

L'attrice che impersona la Fata delle nevi è Mieko Harada.

 

 

 

 

 

 

Io torna alla vita: lentamente la tormenta si sta placando.

Riesce a disseppellire gli altri membri della spedizione: anche loro sono salvi.

E la tenda di bivacco è proprio lì accanto: nonostante tutto era riuscito a portare i suoi uomini là dove era necessario portarli.

 

 

 

Il cielo si sta aprendo, tornano i colori.

Circondata da un incredibile azzurro, la bianca cima attende impassibile la sfida degli uomini.

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