Schede
L'arte del cinema lascia l'impressione di essere facilmente fruibile: basta sedersi al buio nella sala e lasciarsi sommergere dalle immagini, e da quando si sono diffusi i lettori domestici sono al contrario i film a venire addirittura da noi.
Comprendere cosa c'è dietro è ovviamente molto meno immediato. Dal punto di vista tecnico dobbiamo considerare che un film è una impresa collettiva che richiede il lavoro di centinaia e a volte migliaia di persone, per un tempo che arriva anche a misurarsi in anni.
Per le opere jidai dobbiamo anche ricordarci che si riallacciano ad una tradizione secolare di rappresentazioni, più o meno fantastiche ed elaborate, ad opera di attori o di marionette, e che il cinema giapponese non può essere totalmente compreso se non si cogliono questi legami, e per coglierli è necessario approfondire.
Il set di Tora no ofumu otokotachi, con gli attori che impersonano Benkei (Denjirô Okochi) e Togashi (Susumu Fujita). In alto una bambola moderna nel tradizionale costume di Benkei, leggendario monaco guerriero vissuto nel XII secolo.