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Nagisa Oshima: 1999 - Gohatto - Sozaburo Kano

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Le due nuove reclute sono destinate fin dall'inizio  ad avere un rapporto intenso e pieno di contraddizioni. Tashiro proviene da una famiglia modesta, forse per questo è molto determinato  nel suo tentativo di scalata sociale attraverso l'arruolamento.

Ha la sensazione che Sozaburo, figlio di facoltosi mercanti che intende ritornare samurai, venga ingiustamente  favorito a suo discapito.

In realtà delle ragioni per privilegiare il giovanissimo Sozaburo ci sono.

 

 

 

 

E' lui che viene prescelto per essere messo subito alla prova: dovrà eseguire la condanna capitale di un miliziano che ha infranto il gohatto chiedendo del denaro in prestito.

Sozaburo quando gli è stato chiesto da Tashiro perché si sia arruolato si era  trincerato dietro un enigmatico sorriso. Lo rivelerà più tardi ad altri: è stato attratto dalla possiblità di uccidere impunemente.

Non ha quindi alcuna difficoltà a decapitare ritualmente il colpevole, presentando impassibile la sua testa ai comandanti dello Shinsengumi come prescritto dal cerimoniale.

Hijikata non ha alcun dubbio: l'atteggiamento del ragazzo è quello di chi ha già ucciso. Sarà un combattente temibile

 

Tashiro è invece talmente incontrollato da venir imprigionato per la sua irruzione di protesta durante la cerimonia. Durante la prigionia non ha fatto altro che pensare a Sozaburo.

Non resiste a dichiarargli la sua passione.

Che non sembra corrisposta. Sozaburo appare anzi deciso a resistere ad ogni costo a Tashiro, difendendosi anche con le armi, da cui non si separa mai.

 

 

 

 

 

 

L'ultima vana resistenza prima di cedere al proprio irrefrenabile istinto? Forse piuttosto un metodo freddamente calcolato per rendersi più prezioso.

Hijikata di lì a poco non avrà alcun dubbio: i due sono diventati amanti.

Durante i combattimenti Tashiro, dalla tecnica rozza per quanto efficace, mette chiaramente in soggezione Sozaburo, ben più preparato tecnicamente e naturalmente predisposto all'arte della spada.

 

 

 

 

 

E' solo l'inizio della scalata del potere da parte di Sozaburo.

Si rende certamente conto che al di là del potere formale determinato dalle gerarchie, esiste un potere di fatto che gli permetterà di dominare chi vuole.

Non romperà mai definitivamente il rapporto con Tashiro, ma non esiterà a rendersi disponibile alle attenzioni di altri, mantenendosi sempre in bilico - e non sappiamo quanto attribuire al suo carattere e quanto al calcolo premeditato - tra la provocazione e l'atteggiamento succube di chi deve cedere alla violenza altrui.

 

 

 

I suoi amanti non possono fare a meno di nutrire sentimenti di rivalsa nei suoi confronti, quando si rendono conto di essere in realtà schiavi della persona che pensavano di dominare.

Tojiro Yuzawa, caduto nella rete mentre pensava di essere il predatore, è tentato di uccidere Sozaburo, anche nei momenti di passione più intensa.

Del resto - Nagisa lo fa dire agli ufficiali dello Shinsengumi riuniti a rapporto - in periodi in cui si liberano potenti passioni politiche è inevitabile l'emergere anche di quelle personali.

 

 

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