Gendai
Akira Kurosawa: 1960 - I cattivi dormono in pace - La caccia continua
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La sua caccia personale è però destinata a continuare, e Nishi non ha più intenzione di cambiare ruolo.
Mentre Iwabuchi tiene consiglio per decidere cosa fare, arriva una telefonata che lo sconvolge.
E' da parte di Nishi: ha sequestrato Moriyama, e non solo. Wada è vivo, ed è con lui.
Ha ancora delle carte da giocare, e intende farlo, andando fino in fondo.
Per quanto ormai sappiamo che si sono scambiate le identità, continueremo a chiamare Nishi e Itakura con i nomi con cui li abbiamo conosciuti fino ad adesso.
Moriyama è stato portato da loro nei sotterranei di una fabbrica d'armi in rovina; sapremo più tardi che è uno dei luoghi dove hanno passato i durissimi anni del dopoguerra i due, che si conoscono da allora e da quel momento hanno diviso tutto nella loro vita.
Non hanno alcuna difficoltà a rivelare a Moriyama il loro piano: lo costringeranno a confessare e a fornire le prove, poi convocheranno una conferenza stampa, a cui parteciperà anche Wada, che è sempre con loro, e comunicheranno tutto all'opinione pubblica.
Come obligarlo a collaborare, soprattutto e rivelare il nascondiglio della ingente somma di denaro che ha occultato per ordine di Iwabuchi, la prova inconfutabile del giro di corruzione?
Il sistema scelto sembra semplice quanto sicuro: lasciare Moriyama chiuso nei sotterranei, senza luce, senza acqua e senza cibo, finché non cederà.
Avranno il coraggio di farlo, o si tratta di una minaccia che non porteranno fino in fondo? Per il momento, lasciano Moriyama ad inveire picchiando inutilmente i pugni sulla porta della sua cella improvvisata, ed escono all'aperto ignorando le sue grida, che nessuno potrà udire.
Solo dopo alcuni giorni Moriyama cede: rivela dove ha nascosto 150 milioni di yen, una quantità enorme di denaro che Nishi quantifica indicando con le mani quanto deve essere grande il pacco.
Ha rivelato anche tutte le malversazioni di cui era a conoscenza, e da allora lo vedremo sempre intento a mangiare compulsivamente, con una di quelle concessioni al registro comico che Kurosawa talvolta concede anche nei momenti più drammatici.
Sembrano le premesse di un meritato trionfo per Nishi, Itakura e Wada.
Ben presto però i primi due si rendono conto che Wada è scomparso.
I dubbi li assalgono: ha forse defezionato, incapace di vincere il suo senso di appartenenza alle istituzioni, pur avendo la prova di quanto siano corrotte? Dopo tutto erano alcuni giorni che continuava ad esternare le sue perplessità.
Quand'ecco che si sente qualcuno che si avvicina alla scala d'ingresso
E' Wada che è ritornato. E non è solo: ha portato con se Yoshiko. Dichiara di non averla portata là per far fallire il piano, ma per permettere a Nishi e Yoshiko di chiarirsi, e di continuare a vivere assieme nonostante tutto quello che sta succedendo.
Il chiarimento tra i due avviene.
Yoshiko dichiara di essere felice: non le importa nulla del resto, la sola cosa che conta per lei è di sapere che veramente Nishi le vuole bene, e non l'ha usata come uno strumento per raggiungere i suoi scopi.