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Alcuni lo chiamavano Giorgione, alludendo certamente alla sua statura di 198cm ma anche, senza darlo troppo a vedere per non incorrere negli strali della sua sempre micidiale ironia, alla sua grande statura umana.
Sumo, lo sport Sacro del Giappone
Museo delle Civiltà di Roma
Dal 4 marzo al 1. aprile 2020
Si tende oggigiorno a considerare automaticamente sport ogni attività competitiva tra esseri umani, specialmente quando seguita da spettatori paganti. Ma la storia del sumo è molto diversa: risalente secondo le leggende a circa 2000 anni fa, fu codificato nell'VIII secolo a uso della corte imperiale, e ne derivò il sumai, lotta rituale praticata a porte chiuse dalla nobiltà.
Sono trascorsi oggi 8 anni dalla scomparsa di Fujimoto sensei. Se è scomparso dal mondo della materia è però sempre presente nelle nostre menti e perfino nel nostro corpo, attraverso quel poco o quel tanto, entrambi hanno la medesima dignità, che siamo riusciti ad assorbire del suo insegnamento.
Il neribô è un attrezzo utilizzabile nella pratica dell'aikido a solo; si tratta di un cilindro di legno di diametro variabile e di lunghezza intorno al mezzo metro, con le estremità smussate per evitare fastidio nel manovrarlo. Simula l'avambraccio dell'uke, ci si può quindi allenare con il neribô per perfezionare principalmente le tecniche di base o gokyo (ikkyo, nikyo, sankyo, yonkyo, gokyo), per mantenerne inalterato il livello di esecuzione, o semplicemente quando se ne abbia il piacere. Il suo uso torna utile soprattutto quando si giudichi insufficiente a raggiungere i propri obiettivi il tempo di allenamento sul tatami, ma anche quando si desideri intensificare lo studio di una tecnica, nikyo per esempio, che è impensabile replicare per decine o addirittura centinaia di volte su un malcapitato uke umano.
1979... Dojo Centrale di Roma. I praticanti sono radunati attorno a Hosokawa sensei e al dojo-cho Danilo Chierchini; casualmente... perché nessuno era stato avvertito della presenza del fotografo a fine lezione, è quindi l'attimo che suggella un giorno come gli altri. Chi c'è c'è... E' una immagine che viene da un passato non recente, ove tutti guardano però avanti, al futuro.
Io e il Giappone: Visita al MUDEC di Milano
di Michelangelo Stillante
Per chi si trovasse a passare da Milano, alle spalle di Porta Genova in Via Tortona e più precisamente al numero 56, si può trovare la sede del MUDEC - museo della cultura.
Dà da pensare... le tre famose scimmiette che rispettivamente non vedono, non sentono, non parlano (ma in realtà si dividono un unico non compito) sono universalmente da noi conosciute e considerate come esempi negativi. Rappresentanti per eccellenza della trascuratezza, della ignavia, della pusillanimità. Ma siamo sicuri che sia proprio così?
Una delle possibili chiavi di una ricerca personale nelle radici della cultura giapponese è la visita di alcuni luoghi topici. Va chiarito immediatamente che si tratta di un tentativo non sempre destinato ad andare a buon fine, perché le trasformazioni del territorio nipponico sono state radicali e a volte non rimane più nulla delle vestigia del passato né tantomeno dello spirito dei tempi passati. Ma le eccezioni, per quanto non facili da identificare, non mancano.
Riflettendo su questa immagine (dal giardino del Ginkakuji di Kyōto) è affiorato sornione l'ennesimo paragone con l'aikido . In occidente ammiriamo l'albero dritto che punta verso il cielo, se devia dal suo percorso lo si considera pericolante e lo si abbatte. Questa diversa concezione del rapporto con la natura accetta il difetto, o per meglio dire la natura, dell'albero; lo lascia crescere come vuole e come deve, eventualmente dandogli supporto. Anche se non cresce nella direzione in cui idealmente dovrebbe tendere.
La serie The man in the high castle (L'uomo nell'alto castello), prodotta da Amazon e distribuita a quanto ne so esclusivamente on line sul canale Prime Video, inizia con la pratica in un dojo di aikido, cui si dedica la principale protagonista. E' un tema che ritornerà periodicamente nel corso della lunga narrazione, di cui al momento è terminata la terza stagione - ognuna di 10 puntate - ed è annnunciata la quarta e ultima. La protagonista è infatti una praticante di aikido.