Cronache
2008, novembre: un raduno di eccezione - La cronaca
Indice articoli
Testo: Manuela Gargiulo
Foto: Paolo Bottoni
Note redazionali (in blu): Paolo Bottoni
Quando il Maestro Tada arriva in Italia è sempre un evento!
Dopo l’incontro estivo con il maestro a La Spezia, ha cominciato a farsi strada l’atmosfera di preparazione del Trentennale della nostra associazione come Ente morale.
Sembrava una data così lontana ed invece ecco che siamo già al giorno della partenza! Sveglia all’alba, emozione in spalla… si va a Bologna a festeggiare!
Appena arrivati al PalaSavena mi ha piacevolmente colpito l’atmosfera.
Da un lato quella degli organizzatori: iperattiva, concitata per gestire tutto il fiume di persone, per far sì che tutto andasse per il verso giusto.
Dall’altro, quella di noi praticanti: sereni, contenti di trovarci tutti insieme e pieni di voglia di praticare.
L’androne del PalaSavena rimbombava di gente che si abbracciava, che rideva... saluti, baci, allegria...
Sì, è proprio così che mi aspettavo la prima sensazione del Trentennale, un’ondata di gioia… e di persone, in quanto eravamo in 520!!!
Eravamo tutti così contenti che con gentilezza e aiuto reciproco abbiamo condiviso agi e disagi (gli spogliatoi che traboccavano di gente, i tatami stracolmi di praticanti..).
Non c’era molto spazio essendo in così tanti ma abbiamo condiviso tutto senza alcun problema e poi finalmente tutti a praticare.
Un colpo d’occhio! quanta gente a festeggiare l’Aikikai!
Il caos iniziale piano piano ha lasciato posto al silenzio ed è arrivato il nostro direttore didattico, il maestro Tada che, pronunciando il fatidico ”Anjodaza!“ ha dato inizio al raduno.
Per l’occasione era presente tutta la Direzione Didattica nelle persone dei maestri Aiello, Fujimoto, Zucco, Raineri, Fabbretti, Esposito (da sinistra a destra).
Vi erano inoltre vari ospiti dal giappone venuti a condividere con noi questo importante momento.
I maestri Tsuboi, Sugawara e Nomoto ed il maestro Ken Kiku, che ci auguriamo di vedere ancora.
Iinfine erano presenti anche gli allievi giapponesi del maestro Tada che tutte le estati condividono con noi la pratica a La Spezia.
Sul tatami c’era una bella atmosfera di studio, tutti pendevamo dalle labbra del maestro Tada.
Superattenti per non lasciarci sfuggire neanche una delle preziose parole che danno vita al suo insegnamento.
Ed è così che abbiamo potuto far rivivere dentro di noi le meravigliose immagini che il maestro ci propone, con la preziosa assistenza della traduzione di Koji Watanabe (alla sua sinistra nella foto).
Il giardino, lo spazio personale nel quale essere padroni.
Kekkai, il territorio dello spirito dove accogliere gli ospiti e nel quale, anche se accogliamo ospiti importanti - ad esempio praticando con gradi più elevati - sempre dobbiamo rimanere consapevoli di essere proprietari e responsabili del territorio nel quale accogliamo l’ospite.
L'aspetto fondamentale, sempre dalle parole del maestro, non è quello tecnico.
E' come ci predisponiamo internamente ad accogliere l’altro.
A non essere vittime inermi di un attacco esterno ma invitare l’ospite, provocare la sua reazione.
Quindi importante non è reagire ad un evento esterno (go no sen) ma contribuire alla creazione dell’evento stesso (sen no sen).
Pensavo che sarebbe stato solamente uno stage rappresentativo, dove è importante esserci ma dove è difficile studiare.
Iinvece mi sono ricreduta.
Anzi quello che più aleggiava sul tatami era l’attenzione, l’interesse, la voglia di capire il più possibile.
Trovarsi a praticare con persone diverse, raccogliere i preziosi suggerimenti dei gradi più elevati...
Insomma altro che stage di rappresenza!
Sono tornata al Dojo arricchita di nuovi insegnamenti, di nuovo entusiasmo e piena di voglia di studiare!
E ora qualche cenno di cronaca. La giornata di sabato è stata molto intensa.
Allenamento la mattina, allenamento il pomeriggio, poi una breve pausa e l’enbukai e infine la festa, di cui riparlerò più avanti.
La domenica il sole ci ha regalato un po’ del suo calore e della sua luminosità pennellando i tatami di giochi di luce.
Poi è arrivato il maestro Tada, che ha tramutato la luce in energia...
Regalandoci una giornata di allenamento molto interessante, ricca di approfondimenti e di meravigliose immagini.
E così dopo tanta intensità di pratica aikidoistica e di momenti piacevoli condivisi tutti insieme è arrivato il momento dei saluti.
Il commiato ha sempre in se un po’ di dispiacere e tristezza per via della fine.
In questo caso, di un bellissimo raduno che possiamo forse considerare come il regalo di compleanno di tutti noi praticanti al vecchio e caro Aikikai!