Nihon!...
Dall'Italia con passione - ... castelli.
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Possiamo ammirare ancora diversi castelli, conservati tuttora intatti nella loro costruzione originale.
Il Castello di Matsumoto, detto anche Castello del Corvo.
Il Castello di Himeji, detto anche Castello dell'Airone Bianco.
Himeji è oggi oggetto di intenso restauro, che terminerà nel febbraio 2015.
Tra gli altri castelli sono degni di nota e famosissimi quello di Nagoya (nella foto), e poi quelli di Osaka, di Hikone o di Kumamoto.
Non sono più nelle condizioni originali essendo stati ricostruiti - a volte anche interamente - nel tempo.
Occorre menzionare anche il castello di Kyoto, Ni-jo.
Quest'ultimo non è famoso forse per la magnificenza dei suoi edifici quanto per la tecnica usata nella costruzione del pavimento, detta "all'usignolo", di alcuni locali interni.
Viene detto così perché il cigolìo che viene provocato calpestandolo sembra ricordi il canto di un usignolo. Non c'è modo di evitare questo cigolìo e la ragione di tanta ingegneria fu la prevenzione di possibili attentati destinati allo shogun; l'edificio principale è anche dotato di pareti a scomparsa, di piccole nicchie dove risiedevano le guardie del corpo dello shogun e venivano depositate le armi di riserva, nonché di vie di fuga nascoste.
Costruito a partire dal 1601 per ordine di Tokugawa Ieyasu, Kyoyo no Ni-jo fu completato nel 1626 da Tokugawa Iemitsu e fu residenza imperiale degli Shogun a Kyoto.
Ma chi fosse tentato di pensare ai samurai o ai loro signori unicamente come macchine da guerra perfettamente addestrate è pregato di rettificare subito il proprio pensiero.
Perché questi grandi guerrieri questi si dedicarono anche alle arti calligrafiche o alla composizione di poesie o Haiku.
O ancora a commissionare magnifici giardini zen, come quello presente in Ginkaku-ji o Tempio del Padiglione d'Argento.