Cronache
2017, luglio; Sempre noi. Sempre lui - 19 luglio: Non dovete praticare come...
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19 luglio
“...non dovete praticare come animali...dovete essere più precisi e concentrati...potete anche eseguire tecniche di aikido, uscirà sicuramente qualche movimento, ma senza la concentrazione e l’unione con l’Universo farete solamente delle forme vuote...”
Ecco, in sintesi. E con questo direi che possiamo chiudere la pagina, lo stage e andarcene a casa...
Il maestro Tada, a detta degli esperti, si esprime in un giapponese molto colto e elegante, adatto al suo rango e preparazione culturale. Sentirlo pronunciare quella terribile ma naturale ed ancestrale parola - animali - nei nostri confronti ha un sapore inaspettato.
Ma come, noi che crediamo di praticare il migliore aikido del mondo, noi che crediamo di muoverci perfettamente interpretando e rivisitando a nostro modo le tecniche mostrate da un 9° dan, noi che crediamo di reincarnare la stirpe dei nobili samurai, proprio noi ....animali?
Ovviamente i nostri sguardi hanno subito attecchito sul movimento del nostro vicino di tatami, semmai...
Altrettanto ovviamente, il maestro Tada non voleva esprimersi in senso offensivo, ma sottendere un concetto di pratica attenta, precisa, concentrata e immersa nello spirito dell'Universo.
Comunque, il nostro EGO, nonostante questa frase, ha ripreso a funzionare come una centrale nucleare, quand’anche non avesse mai smesso, nel produrre "tossine" tossiche per una corretta pratica.
Il caldo quest'anno ci sta regalando interessanti spunti di riflessione sulla nostra resistenza psico-fisica, ma è senz'altro sopportabile con un minimo di impegno, se paragonato agli anni scorsi. Il pomeriggio dell’aikiken (sembra il titolo di una serie tv Sky...) è volato, sempre tra approfondimenti pratici e teorici sul modo corretto di impugnare e usare il bokuto, mostrando altre forme di spada, incentrati sui movimenti kaiten e irimitenkan.
Si rimane sempre colpiti dalla capacità del maestro nel concedersi anche come "strumento" di studio: è perfetto anche come uke (in questo caso uchidachi, ma tanto... è noto!).
Ci raccomanda la massima attenzione e concentrazione nell'uso della spada, rammentandoci come le tecniche dell'aikido derivino in gran parte dall'uso della stessa. Questi giorni, sul menu ha inserito le tre forme shihonage, condite a piacere da dettagli tecnici fondamentali ma anche storici sull'utilizzo in battaglia della katana, le varie misure e forme della lama, ecc...
La pausa tra le due lezioni è stata proficuamente impegnata nel corso di utilizzo del defibrillatore semiautomatico BLSD, organizzato dall’Aikikai d’Italia e tenuto dal dottor Cecchini.
Ne parleremo più dettagiatamente in altra sede, basti per ora accennare alla partecipazione, plebiscitaria, e all'interesse dimostrato: altissimo.