Tecnica e storia
Elementi di storia della spada giapponese
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Si pensa comunemente che la prima spada che abbia tutte le caratteristiche del nhonto ossia della spada giapponese, sia l'esemplare conosciuto come kogarasu (piccolo corvo) maru. E' tecnicamente classificabile per la sua particolare sagoma e sezione come kissaki moroha zukuri, con punta asimmetrica a doppio taglio, e appartiene al tesoro della famiglia imperiale. La tradizione vuole che sia stata fabbricata nell'VIII secolo da Amakuni, artigiano della provincia di Yamato, regione che fu poi nei secoli successivi culla di una delle più importanti scuole di maestri spadai. La lunghezza (nagasa) di questa lama è di circa 66 cm, ottenuta misurando la lunghezza utile della lama lungo la tangente che va dal termine del codolo (nakago) alla punta della lama (kissaki)
Le spade giapponesi erano destinate a guerrieri che combattevano a cavallo, divennero quindi di maggiore lunghezza, in media dagli 80 ai 100 cm di lama, e con maggiore curvatura per poterle estrarre agevolmente dal fodero ed al tempo stesso esaltarne le caratteristiche di taglio: questo tipo di spada mantiene il nome di tachi e viene indossato appendendolo alla cintura, sia quando si indossa l'armatura sul campo di battaglia, sia quando si indossano abiti di corte od abiti civili. Non rimangono opere attibuibili con certezza ai pionieri Amakuni, Amamura, e più tardi Shinsoku. Uno dei primi maestri di cui ci siano pervenute opere firmate è Sanjo Munechika, attivo intorno all'anno 1000.
Come seconda arma il samurai porta infilato alla cintura un pugnale, lungo ed acuminato per poter perforare le armature: il tantô, che mantiene spesso la sezione triangolare detta come abbiamo visto hira zukuri.
Nel XIV secolo l'imperatore Gotoba, che aveva mantenuto una sua corte anche dopo aver abdicato nel 1198 in favore di Tsuchimikado, riunì alcuni maestri che ebbero l'incarico di lavorare, ognuno per un mese, al suo servizio. Questo gruppo di maestri, conosciuto come Goban kaji, ottenne l'onore di apporre accanto alla propria firma il kikumon, il simbolo imperiale del crisantemo, a 16 o 24 petali. Assieme a loro prestarono opera come assistenti altri due maestri, conosciuti some hoju kenko. Questo viene considerato l'elenco più attendibile:
Maestro | Regione | Scuola | |
Gennaio | Norimune | Bizen | Ichimonji |
Febbraio | Sadatsugu | Bitchu | Aoe |
Marzo | Nobufusa | Bizen | Ichimonji |
Aprile | Kuniyasu | Yamashiro | Awataguchi |
Maggio | Tsunetsugu | Bitchu | Aoe |
Giugno | Kunitomo | Yamashiro | Awataguchi |
Luglio | Muneyoshi | Bizen | Ichimonji |
Agosto | Tsuguie | Bitchu | Aoe |
Settembre | Sukemune | Bizen | Ichimonji |
Ottobre | Yukikuni | Bizen | Ichimonji |
Novembre | Sukenari | Bizen | Ichimonji |
Dicembre | Sukenobu | Bizen | Ichimonji |
Nobufusa | Bizen | Ichimonji | |
Hisakuni | Yamashiro |
Awataguchi |