Testi tecnici
La tecnica non è tutto nell'aikido, nessun genere di arte si esaurisce in un mero gesto tecnico. Tuttavia la tecnica non solamente è necessaria ma è propedeutica al raggiungimento di un livello tale che si possa definire artistico. Senza tecnica non solo non si va lontano, non si è nemmeno in grado di iniziare. Non saranno però privilegiati in queste recensioni solamente i testi che spiegano o tentano di spiegare come praticare aikido, ma piuttosto di preferenza quelli che proporranno risposte a un quesito più importante: perché praticare aikido, e verso quali mete tendere attraverso la pratica dell'arte.
Bertini F. Il colore del gesto
Flavio Bertini. Il colore del gesto
Occorre immediatamente rendere conto al lettore della natura di questa pubblicazione, che potrebbe apparire fuori posto collocata come è all'interno dei testi tecnici di aikido. Non vi viene infatti data alcuna spiegazione tecnica ed è dedicata, prende ispirazione, da un'arte che non è aikido. Tuttavia sappiamo o perlomeno dovremmo sapere che anche l'aikido è un'arte, un'arte estremamente complessa e affascinante che si esprime attraverso il corpo del praticante e lascia tracce unicamente nella sua mente e nel suo spirito, ossia nella sua capacità di omologarsi alle leggi dell'universo dando voce e capacità di esprimersi al suo spirito vitale, quello che in giapponese viene appunto chiamato ki.
Ueshiba Moriteru: The aikido master course (Best aikido 2)
Moriteru Ueshiba: The aikido master course (Best aikido 2)
Kodansha, 2003
ISBN 4-7700-2763-X
Uscito nella versione inglese subito dopo Best Aikido (2002), il secondo volume di questa serie didattica segna in realtà un distacco temporale e generazionale che va segnalato. L'edizione originale di Kihan Aikido: Kihon hen risale infatti al 1997 ed era firmata congiuntamente da Kisshomaru e Moriteru Ueshiba.
Nel gennaio 1999 scomparve il secondo doshu Kisshomaru Ueshiba, e poco tempo dopo il Consiglio Superiore dell'Aikikai so Hombu aveva confermato l'assunzione della carica di terzo doshu da parte di Moriteru Ueshiba.
E' quindi questa, Aikido Kihan: Hoyohen, uscita nel 2001, la prima opera da lui concepita e pubblicata come doshu, guida del movimento mondiale dell'aikido. Seguiranno, ed ovviamente ne consigliamo ugualmente la lettura, Progressive aikido e Aikido - Sabaki, Osae, Nageru. Questuiltimo, al momento disponibile solo in giapponese, è corredato da un dvd in cui vengono illustrate dinamicamente le tecniche descritte nella parte stampata.
Questa apertura alle nuove tecnologie offre obiettivamente maggiori possibilità. Per fare un unico esempio, permette di evidenziare la giusta tensione dell'uke, chiamato a partecipare alla tecnica in modo attivo, meglio di quanto non possa fare una immagine statica.
Esaminando l'insieme delle quattro opere si ha una visione più chiara dell'obiettivo didattico del doshu. Tentando di riassumerlo in poche parole diremmo così: trasmettere integralmente alle future generazioni di praticanti ed insegnanti il messaggio, non solo quello meramente tecnico ma anche e soprattutto quello spirituale, lasciatoci da Morihei Ueshiba, trasmessoci da Kisshomaru Ueshiba e che Moriteru Ueshiba intende mantenere intatto.
Le tecniche selezionate, come anche le modalità di esecuzione, sono esenti dal sospetto di spettacolarizzazione da cui non sono immuni invece alcune correnti di aikido "moderno". Allo stesso tempo, senza sottrarre nulla al patrimonio storico, diremmo anzi che se c'è una tendenza che emerge è quella del recupero e della valorizzazione di questo patrimonio, il metodo didattico si trasforma e si evolve.
Passiamo al confronto con la prima pubblicazione di questa serie: dopo la prefeazione e alcuni capitoli introduttivi che parlano di Tecniche di Aikido, Miglioramento del livello di allenamento ed Energia del respiro (Kokyu-ryoku), la "scaletta" della parte tecnica ora è leggermente cambiata:
- Tecniche di proiezione
- Tecniche di proiezione e controllo combinati
- Tecniche di controllo
- Tecniche contro arma.
- Attacchi mutipli
Gli ultimi 2 capitoli mancavano, com'è ovvio, nel testo dedicato ai movimenti essenziali. Un'altra novità rilevante è che al termine di ogni capitolo compare una sezione intitolata Dalla tecnica di base alla tecnica avanzata ed alle variazioni. Manca questa parte nel capitolo dedicato agli attacchi multipli, che è già di per sé una serie di tecniche avanzate e derivate.
Completano l'opera le succinte biografie dei tre doshu: Morihei Ueshiba (1883-1969), fondatore dell'aikido, Kisshomaru Ueshiba (1921-199) che ne assunse la guida nel 1969 e Moriteru Ueshiba (1951) che è entrato in carica come sappiamo nel 1999.
Dalla introduzione:
MIgliorare il livello dell'allenamento
Durante l'insegnamento, sono spesso colpito dal fatto che quelli che hanno i maggiori problemi nell'eseguire le tecniche sono coloro che mancano di retroterra nei movimenti fondamentali di entrata, rotazione ed energia del respiro. Possono essere in grado di eseguire i movimenti correttamente quando praticano da soli, ma non appena si debbono confrontare con un partner i loro movimenti sono incompleti ed inadeguati.
E' veramente difficile afferrare adeguatamente la natura delle tecniche e la relazione tra il movimento del corpo e la tecnica attraverso la mera osservazione della dimostrazione di un insegnante. Troppo spesso si mette a fuoco non il calmo fluire dell'intero corpo, ma solo i movimenti di mani e piedi. Per comprenderlo meglio, raccomando che i praticanti di aikido consultino questo libro dopo ogni allenamento, osservino gli esempi delle tecniche su cui hanno lavorato quel giorno, e ricerchino la connessione tra quei particolari movimenti del corpo e le tecniche. Con una fresca prospettiva e una migliore comprensione dei fondamentali, si ritorni all'allenamento osservando gli esempi dell'insegnante. Questo approccio migliorerà il livello della pratica; la ripetizione costante condurrà ad ulteriore miglioramento.
Energia del respiro (kokyu-ryoku)
Ogni giorno di pratica è un poco migliore del precedente, ed il giorno successivo sarà ancora meglio. Un atteggiamento così lucido e positivo avrà certamente un effetto positivo nella società nel suo complesso. La pratica dell'aikido deve essere proseguita per tutta la vita come abitudine quotidiana. Questa è l'attrattiva che ha l'aikido in tutto il mondo, questa è la ragione per cui viene chiamato "Il Budo del XXI secolo".
Ueshiba Moriteru: Aikido dvd
Ueshiba Moriteru: Aiki dvd
2006
Proseguendo in una intensa attività editoriale, a breve distanza dalle opere precedenti di cui l'ultima era Progressive Aikido, Moriteru Ueshiba ne ha presenta un altra grande che sembra dare inizio ad un nuovo corso.
Si chiama semplicemente Aikido dvd, e la grande novità è proprio questa: la presenza di un video didattico in formato dvd che integra il testo fornendo esempi dinamici di quanto illustrato nero su bianco.
E' evidente che la visualizzazione non sostituisce la pagina stampata, ma la può efficacemente integrare. Ci troviamo in presenza di un nuovo sussidio didattico, di cui esiste per ora solamente la versione giapponese ma che può essere proficuamente "letto" anche da chi non è in grado di decifrare gli ideogrammi o addirittura non conosce la lingua giapponese.
Per presentando alcune parti sovrapponibiili con le opere precedenti, questo d'altra parte è inevitabile e non dovrebbe spaventare chi sa fin dall'inizio di dover continuare per tutte la vita a studiare e praticare il "nocciolo duro" dell'arte, ma ci sono differenze nette nell'impostazione della didattica
Questo libro è più analitico, forse meno immediato per un principiante anche se cura particolari utilissimi per chi comincia e troppo spesso trascurati (come si allaccia la cintura, come deve cadere l'hakama, come si mettono i piedi in ikkyo osae ed altro ancora).
Il libro è essenzialmente fotografico, e con spiegazioni che dovrebbero essere indirizzate soprattutto per i principianti (cosa che si apprezza meglio nel dvd, quando viene inquadrato un particolare e la voce fuori campo commenta).
Non è una contraddizione con quanto detto prima; è un testo utile, oltre che agli insegnanti, ai praticanti chiamati a fare il secondo passo nel cammino, passando dalla ripetizione pedissequa di quanto mostrato dall'insegnante ad una maggiore consapevolezza di quanto debbono fare. Quindi un compito di esecuzione meno immediata ma indiscutibilmente necessario.
Un praticante medio non dovrebbe risentire troppo dell'impossibilità di leggere le didascalie (ricordiamo che anche chi ha conoscenze basiche della lingua giapponese parlata difficilmente è in grado di affrontare gli ideogrammi).
Ovviamente non sarà in grado di leggere la breve presentazione (3/4 pagine), replicata nel dvd da un discorso iniziale tenuto dall'autore, e le succinte introduzioni all'inizio delle parti 2 e 3
La parte 1 è chiaramente dedicata alla base: ka mae (distanza), ma ai (postura), ukemi (cadute), shikko (spostamenti in posizione suwariwaza, ossia in ginocchio, come è consuetudine nelle case tradizionali giapponesi), aikitaiso (esercizi di riscaldamento ed estensione).
Anche le parti successive non presentano livelli elevati di complessità tecnica. Ad esempio la prima tecnica proposta nella parte 3 è ryotemochi kokyunage, una tecnica che farebbe parte grossomodo del programma di lavoro di un praticante al primo anno.
Si notano delle differenze di impostazione tecnica rispetto ad "altri tempi", che vanno interpretate in un certo senso come un ritorno al passato: proiezioni non spettacolari ma che mettono uke nell'impossibilità di rialzarsi immediatamente, il controllo su shihonage eseguito dal lato opposto ad uke ed altro ancora che lasciamo all'analisi del lettore e dello spettatore.
Ueshiba Moriteru: Progressive aikido
Moriteru Ueshiba: Progressive aikido - The essential elements
Kodansha International
ISBN-10: 4-7700-2172-0
ISBN-13: 978-4-7700-2172-4 *
Dopo "The best aikido" (fuorviante traduzione di Aikido Kihan proposta dal curatore dell’edizione in lingua inglese John Stevens) e “The aikido master course”, il doshu Moriteru Ueshiba ha colpito ancora: “Progressive Aikido, The essential Elements” è il titolo del suo penultimo libro, edito da Kodansha come gli altri. Usciva poco dopo, praticamente a tamburo battente, anche Aikido - Sabaki, Osae, Nageru, accompagnato da un dvd e non ancora disponibile se non in giapponese, di cui parliamo altrove
I primi due libri erano in un certo senso opere convenzionali, che illustravano fotograficamente delle successioni di tecniche; quelle di base in Kihan aikido: Kihon hen e quelle frutto di elaborazione della base in Kihan Aikido: Oyohen (titoli originali del primo e del secondo libro).
In Progressive aikido Ueshiba sensei scende in un certo senso dal tatami e inizia innanzitutto con lo spiegare non come si fa aikido ma innanzitutto perché, invitando a salire sul tatami assieme a lui per praticarlo. Spiega ad esempio, ed è un concetto molto difficile da rendere ma essenziale, cosa significa pensare all'aikido in termini di autodifesa: gli esseri umani si trovano continuamente di fronte a pericoli, per non parlare dei disastri che possono capitare senza preavviso.
L'aikido non ci può proteggere da pericoli inaspettati ma aiuta a sviluppare la presenza mentale e ci insegna come muoverci nel modo più efficace, cosa che può tornare utile contro attacchi imprevisti. Nel caso delle donne, l'allenamento insegna loro come controllare una forza maggiore e come muoversi velocemente e nel modo appropriato.
La traduzione ovviamente è data solo a titolo indicativo in quanto si basa sul testo in inglese e non sull’originale. I capitoli introduttivi parlano ancora, brevemente ma in modo non superficiale, di come inquadrare l'aikido in termini di supporto per la salute mentale, per la salute fisica, di supporto educativo a lungo termine, di portale di accesso alla cultura tradizionale giapponese. Inizia poi la parte tecnica che pone sempre l'accento - oltre che sui movimenti o sulle tecniche - anche e soprattutto sulla preparazione delle tecniche stesse, sulla preparazione del praticante e sulle ragioni per cui questa preparazione è così importante.
Un libro di cui fino ad ora si è sentita, anche se non ce ne eravamo accorti, la mancanza. Probabilmente non ne avrebbe avvertito comunque il bisogno un uchideshi dell'Hombu dojo, o un qualunque altro fortunato mortale con la possibilità di entrare nel mondo dell'aikido in modalità full immersion, assorbendo cioè attraverso la pelle senza necessità di ulteriori supporti didattici.
E bisogna aggiungere che un insegnante immerso in questo ambiente, quindi in condizioni di poter trasmettere il suo sentire attraverso il contatto diretto e quotidiano con i discepoli ma purtroppo isolato dalla gran massa dei praticanti, forse non avrebbe sentito il bisogno di scriverlo. Il libro si articola in capitoli ben distinti che possono idealmente accompagnare il praticante lungo il suo cammino di avvicinamento al mondo dell’aikido e nelle successive fasi di “crescita”.
Introduzione ai principi dell'aikido
Acquistare padronanza dei fondamentali
Allenamento nelle tecniche
Acquistare padronanza delle variazioni di base
Acquistare padronanza delle tecniche applicate
Procedure di preparazione all’aikido
Diamo anche il dettaglio delle sezioni in cui si divide il primo capitolo, un ‘colpo d’occhio” che sicuramente sarà sufficiente a dare conto della lucidità del percorso didattico proposto:
Capitolo 1
Acquistare padronanza dei fondamentali
Kamae:
Durante l’allenamento voi ed il vostro partner dovrete assumere una corretta posizione hanmi
Di fronte al partner si può assumere sia una posizione ai-hanmi che gyaku-hanmi
Ukemi:
Caduta indietro a pendolo
Caduta indietro con rotolamento
Caduta frontale
Caduta frontale nell’allenamento reale
Caduta frontale su tecniche di presa
Shikko:
Mantenere la posizione hamni e l’unione delle parti superiore ed inferiore del corpo
Te-gatana:
Usare la propria mano-spada per proiettare la forza del respiro
Movimenti del corpo: *
Irimi
Tenkan (girare)
Tenshin (girare di lato)
Kokyu-ho:
Tachi-waza kokyu-ho (morote dori kokyu-ho omote)
Tachi-waza kokyu-ho (morote dori kokyu-ho ura)
Suwariwaza kokyu-ho
* Questo è l’unico termine tecnico tradotto in inglese; presumibilmente l’originale era taisabaki
In passato era raro poter trovare qualcosa da leggere sull’aikido, è una vera fortuna che ora le pubblicazioni siano così frequenti e così autorevoli ma allo stesso tempo alla portata di tutti. Non saremo tanto sciocchi da raccomandare la lettura del libro, si tratterebbe di una raccomandazione superflua perché l’autore è il punto di riferimento riconosciuto da tutta la comunità di praticanti che fa capo all’Aikikai, e presuntuosa perché implicherebbe un giudizio sull’operato di chi è per definizione al di sopra dei nostri giudizi. Sarà bene quindi lasciare ancora una volta la parola al doshu per dare il senso di cosa possa fare questa opera per il praticante di aikido
Quando qualcuno inizia l’aikido la prima domanda che normalmente si pone è “Durante la pratica, quale è l’elemento più importante, il primo che occorre apprendere dall’insegnante?”. Nell’allenamento di aikido, le prime cose che impariamo sono la postura hanmi, l’irimi, il tenkan, e come sviluppare il potere del kokyu. In tutte queste tecniche, l’elemento più importante, fondamentale, è il movimento appropriato. Facendo del movimento appropriato la vostra base, sarete in condizione di padroneggiare le tecniche fondamentali, le tecniche avanzate e le tecniche applicate. In altre parole, fin dall’inizio, è necessario un passaggio graduale passo per passo. Padroneggiate le basi e la vostra capacità progredirà naturalmente con l’allenamento.
Questo manuale è basato su un approccio sistematico, passo per passo, usando movimenti appropriati per allenarsi nelle tecniche fondamentali, essenziali ed applicate, seguendo l’ordine corretto. La mia speranza è che le illustrazioni e le spiegazioni di questo manuale si dimostrino utili sia per i principianti che per i professori anziani di aikido. Gli studenti apprendisti dovrebbero assorbire quanto più possono dai loro istruttori: i praticanti più anziani dovrebbero mantenere il loro desiderio di migliorarsi. Questo è il significato di keiko, “allenamento”, in aikido. Se questo manuale aiuterà i molti praticanti di aikido a migliorare, in qualsiasi modo, qualunque sia il loro livello, ne sarò veramente soddisfatto.
Moriteru Ueshiba
Ueshiba Moriteru: Aikido - Sabaki, Osae, Nageru
Ueshiba Moriteru: Aikido – Sabaki, Osae, Nageru
ISBN 4-415-03985-5
ed. Seibido Shuppan, 2006, 191 pagine
Prezzo 740 yen + IVA
E se l’Aikido fosse l’occasione anche per studiare un po’ di Giapponese…? Capita non di rado che chi pratica Aikidō sia anche interessato allo studio della lingua Giapponese, o stia frequentando un corso ad esempio di conversazione, che include principi di grammatica, lo studio degli alfabeti fonetici e qualche kanji...Ebbene, per tenere vivo quanto studiato, di solito si consiglia di cominciare a leggere testi semplici, riccamente illustrati. Salvo poi mettere da parte i buoni propositi, smettere di “praticare” la lingua e disperdere così, irrimediabilmente, quanto appreso con tanta fatica.
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