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Il compito del discepolo
Accedeva in passato che si rivolgesse a un maestro di arti marziali chi intendeva prepararsi al meglio per il confronto, cosciente della gravità dell'impegno che si assumeva. Oggi l'addestramento non è più affrontato da chi si senta potenzialmente forte, in grado di affrontare eventualmente il mestiere delle armi e desideroso di impegno. Ma spesso al contrario da chi si sente debole, non all'altezza degli impegni della vita, e ricerca una via che lo guarisca dal suo male interno.
Il compito dell'insegnante
Constatiamo che al giorno d'oggi, forse inavvertitamente, alcuni di noi insegnanti cercano, curano la soddisfazione del praticante. Giusto, necessario: ma il praticante deve essere sereno con sé stesso quando è consapevole di avere utilizzato al meglio, per il bene, le sue energie. Non solo quando ha conseguito un vantaggio materiale, confermato con attestati da mostrare orgogliosamente a sé stesso prima ancora che ad altri.
Ricominciamo.
Innanzitutto, voglio augurare a chiunque si trovi a navigare su queste pagine un periodo sereno assieme ai propri cari e alla proprie cose care, intendendo con esse attività appaganti, non tanto beni materiali. Per poi iniziare un nuovo anno 2022 di grande prosperità, terminato il periodo buio che tutti stiamo vivendo. Devo poi scusarmi per il lungo periodo di apparente immobilità. Si lavorava più del solito in realtà, ma su altri fronti. Ve ne darò brevemente conto.
Tempi eroici 3. Spigolature da seminari lontani
Questa foto non ha importanza perché vi appaia il vostro disumile servitore, quanto per una serie di ricordi che suscita, non palesati finora e forse di limitato interesse per il lettore; ma tant'è: si sa fin di tempi del re Mida che mantenere per sempre il riserbo è una delle imprese più ardue che possa affrontare un essere umano.