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Fujisan - La montagna sacra giapponese - Nell'arte
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E mentre crescevano I culti religiosi del Fuji-san crescevano di pari passo le sue adozioni nei vari campi dell’espressioni umana, come ad esempio la pittura.
Il monte Fuji si vede benissimo sulla strada del Tokaidô Tokyo-Kyoto e non è insolito vederlo rappresentato nelle stampe di Utagawa Hiroshige (1797 - 1858) nella serie “Le 53 stazioni del Tokaidô” o nelle sue “36 vedute del Monte Fuji” (tema contemplato e sviluppato anche da Hokusai e forse prima da quest’ultimo).
Un esempio forse ancora più famoso è la rappresentazione delle 36 vedute del monte Fuji (o 46 o 100, ce ne sono diverse a seconda dell’edizione contemplata) di Katsushika Hokusai (1760–1849)
Kanagawa oki nami-ura (神奈川沖浪裏)
Gaifū kaisei (凱風快晴)
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Hiroshige, Il Torii entrando a Enoshima, provincia di Sagami, presso Fujisawa prefettura di Kanagawa |
Hiroshige, Veduta dal lago di Hakone |
Hiroshige 13ª stazione: Hara (Viaggiatori che passano dal monte Fuji)
16ª stazione: Yui (Viaggiatori sull’Alta scogliera)
Fuji onnipresente. Attraverso la poesia di famosi artisti marziali come Musashi (vedi introduzione) o come luoghi di allenamento all’arte del tiro con l’arco o luogo di caccia da parte di Minamoto no-Yoritomo,
Utagawa Yoshifuji (1828–1889)
Oppure ancora nella poesia di colui che è forse il più grande degli espressionisti dell'haiku: Basho Matsuo (1644 ~ 1694)
日に額を打つ 富士の 峰 上げ
Colpisci ogni giorno la fronte, sulla cima del monte Fuji