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Akira Kurosawa: 1955 - Vivere nella paura - Epilogo

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La famiglia Nakajima sta uscendo da un ospedale.

Secondo loro - sentiamo i loro discorsi - il vecchio ha trovato finalmente un posto ove stare tranquillo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Sopraggiunge Harada, e li incontra sulle scale.

Jiro gli confessa che crede di avere sbagliato ricorrendo al tribunale.

Avrebbero invece dovuto immediatamente far ricoverare il padre in un ospedale psichiatrico.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Harada è ora a colloquio col direttore del reparto. Questi confessa di non avere mai avuto in vita sua un paziente come quello, che rischia di mandarlo in depressione.

Tutti i pazienti hanno tendenze depressive, ma Nakajima è fuori dalla norma.

Viene da chiedersi se l'anormale sia lui o non sia piuttosto il resto del mondo, che resta impassibile in questo tempo di follia, ad avere problemi di igiene mentale.

 

 

 

 

 

 

 

 

Finalmente Harada è a tu per tu con Nakajima.

Questi vive ormai in un mondo completamente suo, dove a nessun altro è lecito penetrare.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Si sente finalmente al sicuro.

Lì dentro nulla potrà toccarlo, ma continua ad essere preoccupato per il resto dell'umanità.

Riuscirà a sopravvivere?

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Questo è il suo pensiero fisso. E quando il sole al tramonto illumina la stanza, Nakajima conclude che la terra sta finalmente bruciando, come aveva sempre temuto.

E pur credendosi al sicuro, non può trattenere l'orrore.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Harada, pensieroso, arrestandosi a tratti, lascia l'ospedale.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Mentre lui scende la rampa, la sta salendo Asako, col bimbo addormentato sulle spalle.

Nessuno dei due sembra accorgersi dell'altro, entrambi immersi nei loro pensieri.

Risuona solo il rumore dei loro passi.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Si sentono ancora una volta le note del tema di apertura di Fumio Hayasaku.

Sappiamo per quale ragione la scena non è accompagnata dalla Musica delle stelle.

La morte interruppe il suo sogno.

 

 

 

 

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