Tecnica e storia

Elementi di storia della spada giapponese

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Le lame di epoca shinto sono generalmente meno apprezzate qi quelle più antiche, poiché prodotte in un lungo periodo di relativa pace che aveva assopito l'interesse verso le arti di combattimento. Sul finire del XVIII secolo però un maestro spadaio di nome Suishinshi Masahide decide di rompere con la tradizione, ritornando alla tradizione. In quel tempo infatti la tendeva era costruire spade dall'aspetto  gradevole o anche spettacolare, a rischio di perdere le caratteristiche funzionali. Masahide decise di sperimentare un ritorno alla purezza degli stili dell'epoca Kamakura senza però legarsi ad un solo metodo o scuola e la sua filosofia di lavoro, definita fukko-to, venne adottata da centinaia di allievi e seguaci. Nacque così l'epoca della nuovissima spada, shinshinto.

Un vero e proprio rinascimento dell'arte della spada, che ebbe però vita relativamente breve; nel 1868 aveva termine l'era Tokugawa, e pochi anni dopo l' imperatore Meiji proibiva il porto delle spade, provvedimento che fu all'origine della sanguinosa rivolta di Satsuma. Seguì un lungo periodo di decadenza,  in cui la produzione di spade di qualità cessò quasi del tutto, per poi riprendere gradualmente. Le lame di epoca gendaito, moderna, furono per gran tempo soprattutto fabbricate per rifornire gli ufficiali dell'esercito, e con l'approssimarsi della guerra  e poi nel corso della guerra stessa la qualità della produzione toccò il livello minimo. Non è impossibile tuttavia  trovare all'interno di una montatura shingunto della seconda guerra mondiale una lama di pregio, preferita da un ufficiale di famiglia samurai allo scadente equipaggiamento fornito dall'esercito.

 

Il governo giapponese dopo alcuni anni dalla fine della guerra decise di intraprendere un serio programma di recupero dell'arte della spada, stabiliendo severi protocolli di fabbricazione.

Vengono riconosciuti ai migliori maestri, che presentano le loro opere in un concorso annuale, vari livelli di maestrai, arrivando fino a quello di mukansha, al di sopra di ogni giudizio, e poi infine a quello supremo di tesoro nazionale vivente.

Le lame moderne, definite shinsakuto o shinken, non hanno più nulla da invidiare a quelle dei secoli passati. In Italia è possibile seguire l'opera del maestro Yoshindo Yoshihara, che periodicamente partecipa a seminari, conferenze, e dimostrazioni organizzate dalla Associazione Italiana per la Spada Giapponese, INTK.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Bibliografia consigliata:

 

Kanzan Sato:
The Japanese Sword
Kodansha, 1983

 

Kokan Nagayama
The connoisseur's book of Japanese Swords
Kodansha, 1997

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