Mesi, stagioni, feste
Feste. E ancora feste. - Tango no sekku (maggio)
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Tango no sekku
La festività di Tango no Sekku viene ora celebrata il 5 maggio di ogni anno.
Anticamente ricorreva però il quinto giorno del quinto mese, che non corrisponde nel calendario cinese alla data odierna; veniva perciò definita festa di "inizio del cavallo" (tango) intendendo "inizio del mese del cavallo", che era appunto il quinto.
Detta oggigiorno anche Kodomo no Hi ossia Festa dei bambini, rappresenta appunto la festa dei bambini maschi fin dal periodo Nara (710-794) e venne istituzionalizzata come festa nazionale dopo la seconda guerra mondiale.
In tale ricorrenza i genitori compiono una serie di riti tradizionali che si vuole siano di buon auspicio per i loro figli.
Come già abbiamo detto che accada in occasione della festa delle figlie, o delle bambine l'Hina Matsuri, si allestiscono nella case espositori a più ripiani.
Durante il Tango no sekku vi vengono però posizionate armature di samurai, indossate talvolta da bambole, come abbiamo già visto in occasione del Momo no sekku.
Inoltre nei giardini si appendono ad aste simil-aquiloni in stoffa o carta raffiguranti carpe, i Koi Nobori.
Ne abbiamo antiche rappresentazioni a opera di sommi artisti, come la stampa di Hiroshige che apre questa pagina.
Per questa ragione alcuni chiamano questa Koi Matsuri, Festa della carpa, simbolo di forza vitale e longevità e quindi benaugurante.
All'interno delle case vengono disposte composizioni di fiori di Iri: Shoubu, e vengono rivolte preghiere per il successo dei propri figli.
Tutte queste simbologie, tra qui quella onnipresente del nodo rituale (musubi...) nella cultura giapponese rappresentanto le virtù della forza e della perseveranza.
In tale occasione vengono messe in esposizione riproduzioni in scala ridotta, quindi nelle misure adatte a un bambino, di elmi di samurai (kabuto), spade (katana), e di altri simboli maschili di forza e coraggio.
Naturalmente si celebra tale ricorrenza anche a tavola con la preparazione di dolci di riso tradizionali avvolti in foglia di quercia detti kashiwa mochi, e di dolci di pasta di riso avvolta in foglie di bambù detti chimaki.