Maestri
Tada Hiroshi sensei: dal 1964 diffonde l'aikido in Italia
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Il maestro Hiroshi Tada è uno degli ultimi esponenti, probabilmente il più autorevole, della generazione di discepoli del maestro Ueshiba Morihei che ha iniziato la pratica nel dopoguerra come uchideshi (allievo interno) presso l'Hombu Dojo di Tokyo. Ha seguito gli insegnamenti del fondatore nel decennio successivo e in seguito è stato inviato all'estero per diffondervi la pratica dell'aikido.
E' nato a Tokyo il 14 dicembre 1929 da una famiglia appartenente alla classe dei samurai che dal 1245 risiedeva a Izuhara, ora facente parte della città di Tsushima nella omonima isola, situata a sud del Giappone nel mare interno di fronte alla Corea. Tsunetaro Tada era giudice e presidente di tribunale e suo figlio Minoru Tada, padre del maestro, svolgeva l’attività di amministratore. La madre, Chizu Arai, era figlia di Kentaro Arai, Vice-Presidente del Suumitsuin (il Consiglio Privato dell’Imperatore).
Già nell'infanzia Tada sensei prese contatto con le arti marziali tradizionali praticando con il padre lo stile di tiro con l’arco Heki ryu Chikurin ha Bampa, branca (ha) dello Heki ryu risalente al XV secolo. Questa scuola venne invece fondata nel XVII secolo dal monaco buddista Chikurinbu Josei e tramandata per generazioni nella sua famiglia; il maestro ha praticato in seguito kendō durante le scuole superiori.
Il 4 marzo 1950, all’inizio della sua carriera universitaria, su presentazione del maestro di kendō Ichiro Yano, entra a far parte del Ueshiba Dōjō (attuale Hombu Dōjō) e inizia a praticare l’aikidō sotto la guida del fondatore, il Grande maestro (ō sensei) Morihei Ueshiba; viene ammesso anche allo Shotokan, studiandovi karate sotto la guida di Jichin Funakoshi sensei, ma interromperà alcuni anni dopo la pratica del karate per dedicarsi esclusivamente all’aikidō.
Nello stesso periodo inizia nel Toitsu Tetsuigakkai (poi divenuto Tenpukai) sotto la guida del maestro Tenpu Nakamura lo studio delle pratiche miranti ad unificare ed armonizzare la mente ed il corpo; si dedica anche a pratiche spirituali, presso il Dōjō Ichikukai; il nome del dōjō, dedicato alla memoria del maestro Yamaoka Tesshu (1833-1886) e fondato dai seguaci del suo allievo Tetsuju Ogura riprendeva la data della scomparsa del maestro, deceduto il 19 luglio (ichiku in giapponese significa diciannove).
Queste esperienze incideranno profondamente sul suo sistema didattico. L’anno seguente si misura per la prima volta, per tre settimane presso il tempio zen Hojuji, con la pratica del danjiki (digiuno ) che ripeterà ancora nel corso della sua vita.
Terminati gli studi universitari, ottenendo nel 1952 la laurea in giurisprudenza all’Università di Waseda in Tokyo, decide di dedicarsi esclusivamente all’aikidō e alla ricerca storica nel campo delle arti marziali. Viene ben presto nominato istruttore dell’Hombu Dōjō, del Ministero della Difesa, e di alcuni importanti club universitari di aikidō.
Il 26 ottobre 1964 arriva in Italia per diffondervi l’aikidō e inizia l’attività di insegnante presso il dōjō dei Monopoli di Stato in Roma ma si dedica anche ad una intensa attività didattica e promozionale in diversi paesi europei; è chiamato inoltre dal Ministero degli Interni a tenere corsi presso la Scuola di Pubblica Sicurezza di Nettuno.
Nell’agosto del 1968 tiene il primo raduno internazionale di aikidō al Lido di Venezia cui faranno seguito ininterrottamente con cadenza annuale raduni estivi di grande richiamo per i praticanti europei, anche per la capacità di aggregazione del maestro che chiama a partecipare come insegnanti personaggi del calibro di Tamura Nobuyoshi, Asai Katsuaki, Chiba Katsuo, Kitaura Yasunari ed altri ancora.
Nel 1969 viene nominato 8° dan dal maestro Ueshiba Morihei, che scomparirà poco dopo seguito a breve distanza dal maestro Tenpu.
Nel 1970 fonda l’Accademia Nazionale Italiana di Aikidō - Aikikai d’Italia, poi divenuta Associazione di Cultura Tradizionale Giapponese, e continua senza sosta l’attività didattica con raduni e lezioni in varie città italiane; il 15 novembre dello stesso anno, nel Dōjō Centrale di Roma da lui fondato e diretto, si celebra il suo matrimonio con Kumi Yamakawa, valente violinista laureatasi presso la Tokyo Geijutsu Daigaku.
Nel 1971 la famiglia Tada viene allietata dalla nascita del figlio Takemaru, che diventerà poi dottore presso la facoltà di Scienze Matematiche dell’Università di Waseda. Da allora il maestroTada risiede a Tokyo, anche se i suoi impegni con l’aikidō lo portano ogni anno, in Italia e in Europa. Nel 1976 in seguito all’incontro con il Reverendo Shoken Murao responsabile del Tempio Zen Gessoji di Tokyo fonda il Gessoji Dōjō di aikidō all’interno del tempio, mentre continua l’insegnamento presso l’Hombu Dōjō e presso il dōjō del suo quartiere natale, il Jiyugaoka.
Nel gennaio 1994 gli è stato conferito il Budō Korosho (riconoscimento al merito per le attività svolte nel campo delle arti marziali) ed ha ricevuto dal secondo Doshu Kisshomaru Ueshiba la nomina a 9° dan.
Il 3 agosto 1996 si è spenta la signora Kumi Yamakawa in Tada. Famosa violinista e raffinata poetessa, la signora Tada ha seguito con grande dedizione la crescita di innumerevoli giovani musicisti e praticanti di aikidō, da lei tanto amati. Reagendo alla grave perdita, il maestro Tada enunciò il desiderio di concentrare le proprie energie nello sviluppo e nella diffusione della pratica dell’Aikidō sia in Giappone che in Europa.
Attualmente il M° Hiroshi Tada è 9° Dan di Aikidō, è Direttore Didattico dell’Associazione di Cultura Tradizionale Giapponese - Aikikai d’Italia, membro del Consiglio Superiore della Federazione Internazionale di Aikidō.
E' insegnante presso l’Hombu Dōjō dell’Aikikai del Giappone e istruttore responsabile dei Club di Aikidō presso l’Università di Waseda, l’Università di Tokyo (Kiren Kai) e di altri dōjō affiliati all’Aikidō Tada Juku. Continua l’insegnamento presso i dōjō Gessoji e Jiyugaoka.