Schede
Neko-e: Il gatto. Questo amico impertinente. - Neko san in azione
Article Index
E' universalmente risaputo che ogni oggetto, ogni avvenimento ed ogni essere umano può essere considerato da neko san un mero pretesto per dedicarsi ai suoi giochi.
Shigenobu (1826-1869) è conosciuto anche come Hiroshige II essendo stato il principale discepolo del più grande artista della più grande scuola, quella di Utagawa.
Ci propone il gioco preferito di neko san: sappiamo tutti come sia impossibilitato - o più probabilmente disinteressato - a resistere quando ha l'occasione di giocare con un nastro.
Kobayashi Kiyochika (1847-1915) è noto come l'artista che ha saputo forse rappresentare meglio di ogni altro il difficile, traumatico ed affascinante periodo Meiji, quello del brusco passaggio del Giappone dalla società feudale a quella moderna.
Sarà quindi particolarmente interessante per i nostri lettori sapere cosa faceva di bello neko san durante l'epoca Meiji.
Si sospetta comunque che continuasse a giocare prendendo al volo ogni pretesto, come aveva già fatto non solo in epoca Edo ma anche in tutte quelle precedenti.
Neko san ha in questa stampa di Kiyochika approfittato della perdonabilissima distrazione di qualcuno che ha lasciato alla sua portata una delle tipiche lanterne giapponesi di carta.
Takahashi Shotei (1871-1945) ci fa sapere come se la passa neko san in epoca post-Meiji.
Continua naturalmente ad interpretare con impareggiabile maestria il suo mestiere felino.
Si concede quel tanto che vuole e non un millimetro di più, seguendo i dettami di un vecchio proverbio romano: üno è poco e due son troppi.
Ammiratelo, coccolatelo, vezzeggiatelo. Ma solo quando lo vuole lui. Altrimenti saprà far notare, anche da una stampa, quanto sia sconsigliabile andargli contropelo.
Neko san ama la casa e si lascia benevolmente amare dai suoi abitanti.
Sappiamo tutti che anche i suoi soffi e le sue unghiate sono affettuosi, e non potremmo farne a meno.
Ma ama anche la natura, e non ne farà mai a meno se gli sarà possibile accedervi.
Come tutti i giapponesi neko san è affascinato dal piccolo mondo brulicante di vita che troppo spesso siamo portati a trascurare o addirittura ignorare.
Un topo... una farfalla?...
Una semplice formica, o addirittura una foglia secca semplicemente portata via dal vento?
Neko san vi si dedicherà con una concentrazione assoluta, come se fosse - e lo è - l'unica cosa importante su questo mondo.
Fortunatamente Shotei con la sensibilità tipica del grande artista ha saputo cogliere la necessità di questo momento, e ce ne rende partecipi.