Ukiyo-e
Quando si parla di arte giapponese immediatamente vengono alla mente di tutti, o quasi, alcuni nomi: Hiroshige, Kuniyoshi, Utamaro, Hokusai...
Produssero prevalentemente stampe; sarebbe estremamente riduttivo dire o pensare che l'artista giapponese abbia preferito esprimersi nelle stampe, dobbiamo comunque riconoscere che è in questa espressione artistica che il Giappone ha manifestato una assoluta originalità e ha prodotto varie generazioni di artisti incomparabili.
A differenza dell'arte nostrana che si esalta nella rappresentazione di temi alti, basti pensare alla Cappella Sistina, al David o al Mose di Michelangelo, l'artista giapponese ama rappresentare la realtà; sia esaltandola ed idealizzandola, sia caricandola fino a farla diventare appunto caricatura, sia rappresentandola fedelmente, o andando a cercare in fenomeni apparentemente trascurabili come lo scorrere di un ruscello di montagna, le tracce dell'armonia dell'universo. Le stampe giapponesi avranno quindi una parte molto importante nel nostro sito. La nostra ambizione è di allargarci man mano a macchia d'olio fino a ricoprire tutti i campi, certamente non pochi, in cui l'artista giapponese ha scelto di esprimersi.
Vi consigliamo anche la lettura di Matsu-Kaze (Vento tra i pini): le poesie dei maggiori artisti haiku vengono accompagnate dalle stampe di Utamaro, Hokusai e Hiroshige, i tre indiscussi maestri dello ukiyo-e.
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Maestri e scuole
Quando si pensa all'arte giapponese è difficile che non vengano in mente le incredibili stampe a colori che hanno stupito il mondo sul finire dell'800, quando per la prima volta sono state aperte le frontiere del Giappone.
Gli artisti che hanno fatto grande l'arte dell'ukiyo-e sono innumerevoli, ed alcuni di loro sono di statura mondiale, paragonabili alle grandi figure del nostro rinascimento o a maestri comunque di eccelsa levatura.
Renderemo loro omaggio in queste pagine, nella convinzione che la conoscenza delle loro vite aiuti a comprendere meglio anche il valore delle loro opere.
Katsushika Hokusai (1760-1849), autoritratto
Mostre
L'arte dell'ukiyo-e, nacque in epoca Edô (1603-1868), dal nome dalla nuova capitale (l'odierna Tokyo). Devastata dalle fiamme nel gennaio del 1657, la ricostruzione fu rapida ed altrettanto radicale quanto la distruzione: interi quartieri vennero ricostruiti da zero, ed il distretto dei divertimenti, Yoshiwara, dove vennero trasferiti teatri e case a luci rosse, riaprì i battenti nell'agosto dello stesso anno.
La sottocultura degli abitanti e frequentatori di questi quartieri, definita ukiyo ossia oscura dalle autorità, si appropriò con un moto di ribellione titanica della parola, attribuendole il significato di fluttuante: il fluttuante mondo del piacere.
La millenaria arte della stampa venne utlizzata sempre più spesso per accompagnare recensioni e critiche degli artisti attivi nel mondo fluttuante: uno dei primi a impegnarsi in questo campo fu nel 1672 Hishikawa Moronobu. Era nato un genere artistico destinato ad allargare i suoi orizzonti fino a descrivere con occhio a volte poetico, a volte sarcastico, a volte crudemente realistico, luoghi personaggi, usanze e anima del Giappone.
Hishikawa Moronobu: l'eroe Yorimitsu mostra all'imperatore la testa del demone Shuten Doji da lui ucciso
Schede
L'ukiyo-e è come noto la rappresentazione del mondo fluttuante. Difficile quindi ridurlo a schematismi, difficile circoscriverlo e limitarlo in generi.
Certamente ci sono fonti di ispirazione che hanno inciso più di altre, che hanno riscontrato un maggiore interesse da parte del pubblico e su cui di conseguenza si sono ripetutamente cimentati i maggiori maestri.
Come le rappresentazioni delle stazioni di sosta e dei luoghi notevoli delle due principali vie di comunicazione del paese che univano la capitale imperiale Kyoto a quella amministrativa Edo (Tokyo): il Tokaidô che seguiva la linea della costa ed il Kikosaidô che passava attraverso le montagne.
Anche episodi della vita di tutti i giorni ispiravano gli artisti, resi talvolta con sottile senso dell'umore, talvolta con crudo realismo, e queste stampe venivano raccolte in pubblicazioni chiamate manga, in cui eccelse sopra ogni altra figura quella del sommo Hokusai. Questo ma anche altro vi proporremo nelle nostre schede.
Nella stampa monocroma di Katsushika Hokusai: Vento improvviso.
Testi
L'arte della stampa giapponese, non si esaurisce certamente con il tema dell'ukiyo-e, il mondo fluttante, che ne costituisce tuttavia il tema più noto, ed attraverso il quale venne conosciuta ed ammirata nel mondo occidentale. L'apertura del Giappone risale alla seconda metà dell'800, ma già pochi anni dopo le stampe giapponesi arrivavano in quantità, conquistando l'ammirazione non solamente degli intenditori e del grande pubblico, ma anche quella dei maggiori artisti dell'epoca, ricordiamo Van Gogh fra tutti. Essendo la produzione dei maggiori artisti veramente sterminata, non sono mai mancati i testi dedicati all'ukiyo-e, principalmente antologie per autore o per tematica. Accanto ad essi ovviamente le monografie dedicate ai maggiori artisti, ed infine le versioni occidentali delle più celebri serie, come Le 100 vedute di Edo di Hiroshige o Le 53 stazioni del Tokaido di Hokusai.