Romanzi

Tanizaki Junichiro: la gatta

Junichiro Tanizaki
La gatta
Bompiani, 2009

 

Pubblicato nel 1936 questo breve romanzo di Tanizaki porta il titolo originario di Neko to Shozo to futari no onna: La gatta, Shozo e le due donne. Composto quasi come un rilassante intervallo tra opere di impegno maggiore, dipinge con rapidi tratti divertiti quanto spietati la strana vicenda della gatta Lily, che inizialmente utilizzata solo come strumento per conquistare l'amore del'indeciso Shozo, diventa protagonista assoluta e condiziona le azioni e i sentimenti degli esseri umani suoi 'padroni'.

La vicenda inizia con l'arrivo di una lettera indirizzata a Fukuko, moglie di Shozo. Firmata da una certa Yuki, la missiva si rivela invece scritta da Shinako, ex moglie di Shozo.

Il divorzio non ha avuto motivazioni ben decifrabili, è probabilmente frutto delle manovre della madre di Shozo, interessata soprattutto a combinare un nuovo matrimonio di interesse che tuteli le sorti finanziarie del figlio fannullone. Allo stesso tempo, procuratasi già in anticipo la complicità della nuova nuora, sua nipote, attraverso di lei e per mezzo di lei continua a disporre a suo piacimento della vita del figlio.

Fukuko acconsente rapidamente alla richiesta, essendo gelosa della gatta ed irritata dal comportamento infantile di Shozo, che è legato morbosamente alla bestiola e pretende che Fukuko cucini esclusivamente cibi sgraditi alla moglie quanto prediletti da Lily. Soprattutto aji, piccoli pesci in agrodolce con cui la imbocca personalmente, lasciando che gli avanzi maleodoranti si dissemino per tutta la casa.

Il debole Shozo non è in grado di resistere ad alcuna pressione, e finirà per acconsentire alla restituzione.

Ma, tra la sorpresa di tutti i protagonisti della vicenda, i rapporti tra gli esseri umani e quelli stessi con Lily si rivelano profondamente diversi da quelli che apparivano a loro stessi.

Sostanzialmente l'irrealistico e velleitario piano di Shinako arriva a compimento: la perdita di Lily riesce insopportabile per Shozo, che in qualche modo si sentirà costretto o forse semplicemente incentivato a riallacciare i rapporti con l'ex moglie diseredata.

Costei dal canto suo scopre con grande stupore che si sta affezionando a Lily, di cui in precedenza era stata a sua volta gelosa. Anche la gatta sembra abituarsi alla nuova sistemazione ed accettarla di buon grado, mentre in precedenza diversi anni prima, avendo l'autoritaria madre di Shozo convinto il figlio a disfarsene, era ritornata da Shozo affamata, dimagrita e stravolta, abbandonando la famiglia cui era stata affidata ed attraversando tutta la città fino a ritrovare per vie misteriore la strada di casa.

Il nuovo menage a tre fra Shinako, Lily ed il ricordo di Shozo, apparentemente finalizzato ad una impossibile ricomposizione del nucleo familiare originario, in realtà si regge in piedi benissimo da solo. Quello che non sta più in piedi è l'altro menage tra Fukuko, Shozo e la madre.

La perdita di Lily ne ha sconvolto gli equilibri. Shozo sarà costretto suo malgrado a passare all'azione, abbandonando temporaneamente la sua ignavia, la sua pacifica accettazione di ogni evento e di ogni volere delle sue donne.

Si recherà da Shinako, non è ben chiaro nemmeno a lui se per rivedere e riconquistare lei oppure la gatta. E non sa ovviamente se troverà poi il coraggio di trarre le necessarie conseguenze dalla scoperta dei suo veri sentimenti.

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