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Kamiizumi Isenokami Nobutsuna (1508-1577?). Guerriero e maestro - Da Ogo a Kamiizumi

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I signori di Kamiizumi discendevano da Ogo Shigetoshi, a sua volta discendente dalla nobile ed importante famiglia degli Ashikaga (per quanto in piena decadenza e privi ormai di potere effettivo all'epoca gli Ashikaga detenevano ancora il titolo di shogun). Fu intorno alla fine del XV secolo, quindi circa una generazione prima della nascita di Hidetsuna, nel corso della guerra di Onin che segna l'inizio del Sengoku Jidai, che Ogo Shigetoshi si trasferì dal feudo di Totomi, che possiamo vedere nella cartina accanto al mon di Yeyasu Tokugawa, sulla costa sud orientale, a quello di Kozuke nell'interno.

Il loro possedimento era quello di Kamiizumi e di conseguenza la dinastia ne prese il nome mentre quello originario veniva tramandato assegnandolo alla fortezza di Ogo, poco più a nord, che faceva parte di quel sistema di fortificazioni che abbiamo detto posto a presidio tra la zona montagnosa interna e la pianura del Kanto, situata nel feudo di Musashi, che degradava verso il mare orientale e la città di Edo.

Riteniamo utile riproporre la cartina per non costringere il lettore a continue consultazioni alla pagina precedente, ma consigliamo tuttavia di cliccarvi sopra per aprirla in maggiori dimensioni in una finestra separata da tenere a portata di sguardo. E' chiaro che il controllo del Kozuke permette di tenere sotto scacco sia le comunicazioni lungo la via del mare (Tokaido, in azzurro), che quelle lungo la via delle montagne (Tosando, in arancione). Uesugi Kenshin controllava la terza via (Hokurido, in verde) ma una espansione in quella direzione da parte dei Takeda l'avrebbe praticamente messo fuori da ogni gioco. Non rimase inerte ad attendere le iniziative del suo grande avvversario, e i loro scontri furono numerosi e leggendari.

 

E' noto che Takeda Shingen aveva intorno a se uno stuolo di fedelissimi, raccolti intorno alla bandiera dei Takeda: Furin Kazan.

E' un drappo su cui sono ricamati gli ideogrammi Vento, Foresta, Montagna, Fuoco, che si pronunciano appunto in questo modo, e ad ogni elemento del motto era associata una delle divisioni di cavalleria della armata Takeda, considerate invincibili.

Dovremo un giorno ritornare sull'argomento per parlare dei famosi guerrieri che guidavano in battaglia le decine di migliaia di samurai Takeda, ispirandosi alle dottrine dell'Arte della guerra del saggio Sun Tzu:

Che sia la tua rapidità quella del Vento, la tua compattezza quella della Foresta.

Nell'assalto e nel dominio, sii come Fuoco, sii inamovibile come Montagna.

Anche tra le file degli Uesugi militarono eroi leggendari. Uno di essi fu Kamiizumi Hidetsuna. Inizialmente al servizio degli Hojo, avversari di Uesugi, cambiò fronte per motivi a noi non conosciuti e fu vassallo agli ordini del generale Nagano Narimasa, che controllava la piazzaforte di Minowa, e fu ben presto incluso nel numero delle 16 lance della casata di Nagano ma venne anche chiamato la migliore lancia di Kozuke.

Era arrivato sui campi di battaglia infatti in età già matura, ma aveva accumulato negli anni precedenti un notevole curriculum di studi marziali. Abbiamo già detto che la famiglia vantava antiche e nobili origini.

Prima ancora degli shogun Ashikaga si diceva che risalissero al mitico Fujiwara no Hidesato.

Per quanto fosse un kuge, un aristocratico di corte e non un buke, un guerriero, ebbe una parte importante nei conflitti del X secolo, combattendo vittoriosamente contro Taira no Masakado, declamando prima della battaglia risolutiva una preghiera agli dei che viene ancora oggi recitata in occasione della rievocazione storica di Kachiya, in maggio.

Hidesato dedicò il suo arco da battaglia depositandolo presso un tempio, ed ancora oggi il culmine delle celebrazioni è l'offerta rituale di una freccia vittoriosa, accompagnata da una sfilata di guerrieri in armi d'epoca.

Una leggenda vuole che Hidesato, noto in questi racconti come Tawara no Tota, durante un viaggio a Kyoto abbia trovato un ponte sbarrato da un enorme serpente, che scavalcò con disinvoltura senza dare alcun segno di timore.

Il serpente altri non era che il Drago re del mare, che ammirato invitò Hidesato nel suo palazzo e gli fece dono di una spada incantata che lo avrebbe portato al potere, facendolo divenire shogun.

Tuttavia Hidesato scelse di non usufruire di questa possibilità, che avrebbe invece fatto perdere il senno a molti altri uomini.

Con queste tradizioni familiari è evidente che l'educazione del giovane Hidetsuna fosse indirizzata all'esaltazione dei valori del guerriero.

 

 

 

 

 

 

 

 

Il padre Hidetsugu era rinomato per la sua abilità con la spada: aveva studiato con IIzasa Choisai Ienao (1387-1488), fondatore della scuola poi diventuta Tenshin Shoden Katori Shinto ryu, che è sicuramente tra le più antiche scuole d'armi del Giappone ancora attive, e con numerosi altri maestri.  

E' verosimile che Hidetsuna abbia mosso i suoi primi passi nel mondo della spada seguendo questa scuola, sotto l'insegnamento paterno.

Fu infatti solo verso i 20 anni che venne inviato a perfezionare i suoi studi presso un dojo e la scelta cadde sulla scuola di Aisu Iko, con cui aveva già studiato lo stesso Hidetsugu.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Aisu Ikosai Hisatada (1452-1538) era un personaggio fuori dall'usuale. Avventuriero senza scrupoli e dedito alla pirateria fino all'età di 36 anni, fu costretto a riflettere sulle ragioni della vita e della morte dall'essere stato l'unico superstite di un naufragio. Si riitirò in solitudine presso il tempio di Udo, non lontano da dove lo aveva gettato la burrasca, a riflettere con se stesso.

Al termine di alcune settimane di rmeditazione aveva deciso il suo nuovo percorso: si sarebbe perfezionato nell'arte del combattimento. Arrivò a fondare una sua propria scuola che chiamò Kage ryu, scuola dell'ombra, nelle quale erano presenti numerose tecniche di disarmo - definite mutotori, in cui l'esecutore non ricorreva all'uso delle armi.

Si pensa che molti suoi principi, e le relative applicazioni tecniche, gli derivino dalla conoscenza della cultura marziale cinese, derivatagli dai suoi numerosi viaggi sul continente.

La scuola Kage ryu era ospitata in quel tempo dal feudatario Satake Yoshimoto, che aveva il suo dominio nella fortezza di Ota, provincia di Itachi. Hidetsuna abbandonò quindi il castello di Ogo per recarvisi.

Vi rimase circa 10 anni, nel corso dei quali arrivò a dominare le tecniche del Kage ryu ed ebbe le sue prime prove in battaglia. Nel 1540 il feudatario Yoshimoto veniva sconfitto dal fratello Yoshikatsu e si dava la morte. Già due anni prima Aisu Iko, ormai vicino agli 80 anni, aveva deciso di abbandonare di nuovo tutto per affrontare un nuovo musha shugyo che lo preparasse al viaggio nell'aldilà.

Hidetsuna non aveva più  nulla che lo trattenesse sul posto: era tempo di ritornare a Kamiizumi.

 

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