Cronache
2013, luglio: Kinorenma - Terzo giorno
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Kinorenma
3° giorno
Di "ki" sono figlio?
Interno notte, nella stanza regna un silenzio condizionato dal prepotente passaggio dei veicoli sulla strada di sotto. Penso a cosa scrivere e soffro della sindrome da foglio bianco/blocco di marmo grezzo, tipico degli artisti... Non è il mio caso, sono solo rincoglionito dal sonno e dalla scarica di adrenalina della giornata che si sta esaurendo! E scusate il bilinguismo italo-francese. Nella speranza che non ci siano minorenni alla lettura di questa pagina.
Parlando di bambini...di ki siamo figli noi tutti? Oggi il Sommo ci ha spiazzato con un'altra delle sue...Sono tre giorni, anzi oltre trenta anni, che ci ricorda di questa benedetta energia dell'Universo che ci pervade, ci circonda, ci condiziona, ci alimenta e, all'inizio di tutto ciò, ci ha pure partorito! Stamattina ha ricordato che "...la mia vita è tutt'uno con l'Universo..." al termine di ogni "giro" di torifune, nella pratica di furutama... e un impercettibile silenzio spirituale sembrava calare nella sala. Ma non sono figlio di mamma e papà? Che domanda idiota mi pongo... E via, al giro seguente il maestro ripete la stessa frase. Sono bastate le canoniche tre ripetizioni per convincermi che sono figlio dell'Universo...ma anche di mamma e papà.. hai visto mai che anche loro sono figli dell'Universo?
Poi il maestro è partito con una splendida digressione su questo argomento, che ha toccato la sua dinastia, la storia della sua famiglia di samurai radicata in una piccola isola tra Corea e Giappone, passando per l'invasione mongola con lo sterminio della sua dinastia e poi la ripopolazione dell'isola, per arrivare a dimostrare, come bere un bicchiere d'acqua, con altri pochi passaggi, che siamo tutti figli dell'Universo e siamo anche tutti parenti! Quindi discendo anch'io da una stirpe di samurai... Al di là delle singole posizioni religiose, c'è da rimanere stupiti della semplicità espositiva, ma solo in quanto tale, e delle motivazioni che rendono questo ragionamento altrettanto valido di un qualsiasi altra teoria, escatologica o giù di lì.
[Nella cartina a fianco è visibile il Giappone feudale, di cui non faceva parte l'isola settentrionale di Hokkaido, con la sua ripartizione in feudi e le 7 principali vie di comunicazione, e la dislocazione dell'isola di Tsushima ove ha risieduto per secoli la famiglia Tada. Il kamon blu indica la posizione approssimativa di Yamaguchi, ove è nato il maestro Fujimoto, quello nero di Tokushima ove è nato il maestro Hosokawa]
Dalla teorizzazione della nascita, il maestro Tada è passato all'utilizzo di questa energia dell'Universo per l'autoguarigione, e qui è partita la mia ola interiore... Il ricorso ad un'intensa pratica meditativa, di respirazione profonda attuata attraverso vari sistemi da lui illustrati, porta ad un espulsione delle energie negative che determinano malattie, disagi psico-fisici e morte. La parte più bella è stata la ricetta del maestro Tada (IX dan...) per la stitichezza... anche qui una bella respirazione in senso orario a livello addominale e via.... E' stato impagabile vederlo sorridere e arrossire nell'esporre questo rimedio!
Ma attenzione, il maestro non ha esortato a rinunciare alle medicine, ma a sforzarci di porre rimedio alle nostre malattie e/o disagi prima con le forme naturali e di auto-guarigione, e solo dopo eventualmente ricorrere alla scienza medica.
La giornata è stata caratterizzata dalla pratica della meditazione tradizionale, seduti sullo zafu, ognuno solo con se stesso, sul bordo tatami, rivolti all'esterno... vuoto mentale, respiro calmo e profondo, schiena dritta... Un viaggio catartico per chi lo vive con pienezza di spirito e intenti, per il resto del mondo solo 15 minuti di silenzio e dolore cane alle ginocchia...
Pomeriggio movimentato con il jo, forme canoniche 1 - 1a - 1b. Il pomeriggio dei bastoni volanti...
Overtone finale, più lungo degli altri giorni... pratica intensa, toni lunghissimi, una sensazione fortissima nel corpo, un impercettibile tremito energetico che è continuato molto dopo la fine della pratica... come al termine di un bell'allenamento di aikido, dopo una fantastica notizia, dopo un esame superato, dopo aver fatto l'Amore... e non ti rimane che sdraiarti, guardare il soffitto, e aspettare che il tremore passi, dolcemente, convinto che in quello stesso istante stai comunque guarendo da qualcosa, come ha detto il maestro!
A presto....