Comunicazioni
Ogni promessa è debito
Accennato già - e più volte - al momento di stasi di questo sito, promettendo che fosse un "momento momentaneo" e impegnandomi a spiegarne le ragioni e le evoluzioni nel tempo... Essendo ogni promessa un debito: eccomi qua. Il seguito a breve.
Uno sguardo al futuro
Parlare di sé è un'arma a doppio taglio: può sembrare presuntuoso farlo, ma può apparire anche più presuntuoso non farlo. Da qui la decisione di limitarmi al minimo indispensabile ma ogni regola ha le sue eccezioni, per non parlare di quei non pochi casi in cui ogni eccezione ha la sua regola.
Lavori in corso
Lavori, ed esami, non finiscono mai. E' in fase di test un nuovo schema grafico, da mettere a punto. Dovrete pazientare se vi troverete di fronte ad alcuni inconvenienti di visualizzazione che renderano navigazione e lettura meno confortevoli. Ma "E' il progresso, bellezza". Viviamo in tempi in cui stabilità e continuità sembrano aver perso importanza, e le decisioni raramente spettano a chi dovrà subirne le conseguenze. La prenderemo con filosofia, chiedendo un po' di comprensione anche da parte vostra.
Rivediamolo. Perché no?
Come sapete, perlomeno se avete l'abitudine di leggere le comunicazioni di questo sito, nel gennaio 2017 sono stati azzerati i "contatori", ossia il numero di accessi ad ogni articolo. Si è ricominciato quindi dalla pagina bianca. Uno degli articoli più consultati da allora è stato il film Tora no ofumu otokotachi, il primo film veramente jidai (è ambientato nel XII secolo) di Akira Kurosawa. Forse è un caso, magari è stato programmato in qualche sala di proiezione o in qualche tv, e la curiosità del pubblico ha fatto il resto. Qualunque sia la ragione, non possiamo che dare ragione a chi è andato a leggere quesa recensione: è veramente un'opera da vedere. O da rivedere.