Ed eccoci qui, sempre noi, sempre lui... Sembra che sia passato chissà quanto tempo dall’ultima volta, forse allo stage di Pasqua a Roma, o prima a Bologna, magari anche da ottobre scorso; oppure finanche dall’anno scorso sempre qui a La Spezia. Allo Stage Internazionale di Aikido.
Lavori, ed esami, non finiscono mai. E' in fase di test un nuovo schema grafico, da mettere a punto. Dovrete pazientare se vi troverete di fronte ad alcuni inconvenienti di visualizzazione che renderano navigazione e lettura meno confortevoli. Ma "E' il progresso, bellezza". Viviamo in tempi in cui stabilità e continuità sembrano aver perso importanza, e le decisioni raramente spettano a chi dovrà subirne le conseguenze. La prenderemo con filosofia, chiedendo un po' di comprensione anche da parte vostra.
E' vero e lo dovremmo sapere almeno da quando il genio di Eduardo de Filippo ce lo ha ricordato: Gli esami non finiscono mai. Ma c'è anche un altro problema, anzi ce ne sarebbero diversi ma puntiamo l'indice su questo: a parte come finiscono... come iniziano questi benedetti esami?
Era non pochi anni fa... Lo ricorda in un divertito e divertente articolo apparso su Aikido (Anno XVIII n. 2, novembre 1988 pp. 62-63) un mio ex allievo che prese presto il volo per staccarsi dalle mie amorevoli (più o meno) cure: un gruppo di praticanti dei seminari estivi aikido e natura organizzati in Sardegna da Hosokawa sensei, si trovava ospite di una famiglia di contadini.
La tentata invasione mongola del Giappone: la flotta perduta di Kubilai Khan e il suo ritrovamento.
Siamo nel XIII secolo, sul finire del secolo… Tra il 1270 e il 1285. L’impero mongolo è uno degli imperi più estesi che si siano mai visti sulla faccia della terra e a capo di tutto ciò governa, tra mille difficoltà interne, Kubilai Khan, nipote del grande Gengis Khan che tutto ciò ha fortemente contribuito a realizzare.
Sapete catturare una libellula? Ormai, aprile 2017, siamo all'ennesima edizione del seminario di aikido di Pasqua tenuto dal Direttore Didattico dell'Aikikai d'Italia - il nostro Direttore Didattico - concatenato stavolta al precedente stage di Bologna, appena una settimana prima.
Haiku
Morphema, 2016
La cultura giapponese non ha mai rinunciato al contatto con la natura, traendone ispirazione ed energia creativa. Non ci si meravigli quindi se anche e forse soprattutto la poesia nipponica, non esclusa anzi per prima la forma poetica più nota tra di noi, l'haiku, trae la sua linfa vitale dal susseguirsi delle stagioni. Esiste però una differenza fondamentale tra la teoria occidentale del ciclo annuale di vita e quella orientale.
Flavio Bertini. Il colore del gesto
Occorre immediatamente rendere conto al lettore della natura di questa pubblicazione, che potrebbe apparire fuori posto collocata come è all'interno dei testi tecnici di aikido. Non vi viene infatti data alcuna spiegazione tecnica ed è dedicata, prende ispirazione, da un'arte che non è aikido. Tuttavia sappiamo o perlomeno dovremmo sapere che anche l'aikido è un'arte, un'arte estremamente complessa e affascinante che si esprime attraverso il corpo del praticante e lascia tracce unicamente nella sua mente e nel suo spirito, ossia nella sua capacità di omologarsi alle leggi dell'universo dando voce e capacità di esprimersi al suo spirito vitale, quello che in giapponese viene appunto chiamato ki.
E' scomparso il 7 marzo 2017 dopo una breve e coraggiosa lotta contro un tumore Stanley Pranin (1945-2017), conosciuto in tutto il mondo come fondatore e animatore di Aiki News e poi di Aikido Journal. Non sempre ho condiviso l'impostazione di alcune sue ricerche ma gli ho sempre dato atto senza alcuna riserva di avere operato con la massima buona fede e con altrettanta tenacia, mettendo a disposizione della comunità di praticanti una impressionante documentazione che sarebbe altrimenti andata dispersa o sarebbe rimasta completamente sconosciuta.
L'aikido è per tutti, o almeno questo messaggio noi insegnanti ci sforziamo di trasmettere. Ed è giusto.
Non è però da tutti. E' forse questo un messaggio ancora più importante, e abbiamo il dovere di trasmettere anche questo per quanto possa essere meno "vendibile". Meno commerciale.